A scuola di montagna - Rifugio Jervis - CAI Gavirate
A scuola di montagna: i ragazzi della Carducci in gita al rifugio Gervis con il CAI di Gavirate dal 3 al 5 giugno
Un weekend intenso per la sezione CAI di Gavirate che ha organizzato tre giorni in rifugio per una novantina di ragazzi della scuola media Carducci, diventati giovanissimi soci del CAI.
Nella suggestiva Conca del Prà in Val Pellice i ragazzi sono stati calorosamente accolti dalla guida alpina Robi Boulard che gestisce il rifugio Willy Jervis, a quota 1700. Anche Dilva Castagno, presidentessa della sezione proprietaria del rifugio, ha voluto salutare i ragazzi di Gavirate e ringraziarli per aver aderito a un'iniziativa così bella e significativa per la loro vita.
I ragazzi erano emozionati perché finalmente potevano vivere una gita insieme dormendo in rifugio e godendo della bellezza della montagna. La gita in rifugio fa parte del progetto “La Montagna insegna” che vede da tanti anni collaborare il Cai e la scuola di Gavirate sui grandi temi dello sviluppo sostenibile e dell’attenzione all’ambiente. Grazie alla passione e alla dedizione di Rodolfo Rabolini, che quest’anno ha tenuto quattro ore settimanali di laboratorio di educazione ambientale nelle classi prime e seconde, è stato finalmente possibile riproporre ai ragazzi un'esperienza di uscita insieme, dopo due anni di stop. Ad accompagnarli i proff. Elena Ratti, Francesca Sessa e Francesco Codecasa, insieme ai numerosi accompagnatori del CAI: Cinzia Parola, Sara Andreoli, Christian Cavalieri, Gianluca Glotta, Angela Monte, Stefano Furlotti, Graziano Calzoni, Gregorio Mondini, Patrizio Seretti e Giacomo Arioli. Il rifugio ha accolto i ragazzi in due turni: le classi prime, più numerose, venerdì 3 e sabato 4 e le classi seconde e terze sabato 4 e domenica 5.
Tra le attività proposte: trekking in quota sul sentiero Italia in direzione del giardino botanico alpino Peyronel arrivando oltre a quota 2000 e la lezione di arrampicata in parete grazie agli istruttori del CAI. I ragazzi hanno osservato la natura, i fiori, le piante e gli animali di montagna e imparato a fare gruppo aiutandosi nei momenti di fatica. E alla sera hanno vissuto momenti di convivialità seduti a mangiare polenta e godere dell'ottima cucina del rifugio. Le due serate si sono concluse con la consegna della tessera del CAI e con l'augurio di continuare ad amare e vivere la montagna. Per tre giorni hanno lasciato un po' da parte i telefonini e alzato gli occhi verso il cielo per ammirare con stupore ciò che li circonda respirando e vivendo momenti di libertà e divertimento insieme.